Principali esami clinici, strumentali e soggettivi per la spalla
La valutazione della spalla è principalmente basata su una serie di manovre funzionali che il medico effettua durante la visita. Esistono varie manovre, in base alla patologia presa in esame. In generale, partendo da una data posizione, a seconda del movimento e del gruppo muscolare che si vuole esaminare, si richiede al paziente di esercitare una spinta in una data direzione, che viene contrastata manualmente dall’operatore (si veda ad esempio il Jobe test, per la valutazione del muscolo sovraspinoso, illustrato nella Figura 1).

Il limite di queste valutazioni, tuttavia, è che non si fondano su delle misure quantitative ottenute attraverso degli strumenti di misura e la loro interpretazione è basata prevalentemente sull’esperienza clinica del medico specialista, che valuta l’escursione articolare, la forza e il dolore riferito dal paziente.
Solo in tempi molto recenti si stanno diffondendo delle valutazioni eseguite nei laboratori di valutazione funzionale, fondate sull’utilizzo di specifichi macchinari, che hanno il vantaggio di fornire al clinico e al paziente delle misure oggettive, in modo simile ai risultati delle analisi del sangue.
Le più diffuse sono:
- la misura accurata dell’escursione articolare della spalla attraverso dei sensori inerziali, che misurano l’orientamento, l’accelerazione e la posizione della spalla (Figura 2);
- la misura della forza esercitata dal paziente durante alcuni movimenti specifici, quali l’abduzione o l’intra/ extrarotazione, attraverso degli strumenti detti dinamometri (Figure 3, 4).


Durante le manovre funzionali del medico e le valutazioni oggettive di laboratorio, è molto utile valutare le caratteristiche soggettive del dolore riportato dal paziente attraverso la scala visuo-analogica (o analogico visiva) del dolore (acronimo: VAS). Inoltre, si possono somministrare delle schede di valutazione specifiche per la spalla come la Constant scale o la Rowe scale, finalizzate a stimare la percezione del paziente sul dolore, la funzione, l’escursione articolare e la forza.
Nella letteratura scientifica la funzione della spalla viene anche valutata attraverso delle complesse misure di biomeccanica, che si basano sull’utilizzo di sistemi stereofotogrammetrici, pedane dinamometriche ed elettromiografia di superficie, congiuntamente a dei modelli matematici per la spalla. L’utilizzo di questi strumenti, tuttavia, non è ancora comune in ambiente clinico per le valutazioni ordinarie, ma è riservato a quei casi particolari nei quali si voglia dimostrare l’efficacia di interventi sperimentali. Si tratta quindi di un utilizzo che viene fatto quasi esclusivamente nei laboratori di ricerca. Si auspica che in futuro queste tecnologie più complesse e più costose possano essere utilizzate di routine anche in ambiente clinico.
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