DOTT. MATTEO TURCHETTA – MEDICO CHIRURGO FISIOTERAPIA – RIABILITAZIONE
L’etimologia del termine ci dice molto: cervix, prefisso latino che indica il collo e, per estensione, parti di organi che in anatomia sono denominati collo come per esempio, il canale del collo dell’utero (o cervice uterina); l’esatto punto dove si concentrano i
sintomi dolorosi della cervicalgia, e che precede il suffisso greco algia, ovvero dolore.
La cervicalgia è una condizione di cui soffrono la maggior parte delle persone nella nostra società. Molti pazienti e anche medici pensano erroneamente che la sua presenza, frequenza e intensità sia direttamente collegata a condizioni che vengono comunemente chiamate dalla medicina moderna “organiche”.
In verità studi recenti confutano queste credenze. L’artrosi delle vertebre cervicali, per esempio, può, ma non necessariamente, causare il sintomo doloroso. In una percentuale rilevante dei casi di dolore al collo non sono rilevabili dalle radiografie, risonanze magnetiche e analisi di laboratorio “segni patologici”.
La diagnostica per immagini può essere in linea con la maggioranza delle immagini del collo di una popolazione specifica per età, sesso, richieste funzionali e gli individui che ne fanno parte possono non soffrire di cervicalgia.
La frequenza e l’intensità del dolore, come precedentemente accennato, non devono per forza essere influenzate dal quadro della diagnostica per immagini. Un paziente anziano con una grave artrosi del collo può non soffrire affatto di cervicalgia, mentre uno giovane con una iniziale, lievissima degenerazione artrosica o una lieve discopatia può essere tormentato dal dolore. In questo ultimo caso specifico il sintomo può essere, come non essere o essere in una certa percentuale, causato da ciò che è stato osservato dalle radiografie e dalle risonanze magnetiche.

Da un recente studio etnografico è stato dimostrato che le differenti popolazioni umane non soffrono, soffrono meno e soffrono di più di cervicalgia. Ci sono state e ci sono ad oggi etnie dove ciò che noi descriviamo come cervicalgia è sconosciuto.
Qualcuno potrebbe dire che alcune popolazioni ne soffrivano ma non se ne lamentavano. In realtà studi approfonditi hanno dimostrato il contrario: non se ne lamentavano perché non ne soffrivano.
Tutte queste considerazioni aprono naturalmente la porta alla seguente conclusione: la cervicalgia può essere un sintomo culturalmente indotto, come alcune sue cause.
Se il sintomo “cervicalgia” è culturalmente indotto, nasce da sé che le varie popolazioni umane hanno cercato nel corso della
storia differenti tipologie di trattamento per alleviare questo sintomo quando si manifestava.
Tra i rimedi possibili:
⁜ farmaci antinfiammatori
⁜ massaggi di ogni genere (molte popolazioni umane secondo le loro specifiche culture hanno creato differenti tipi di massaggio)
⁜ osteopatia
⁜ chiropratica
⁜ agopuntura
⁜ psicoterapia
⁜ psicofarmaci.
Qual è il trattamento più efficace? Come il lettore noterà ho volutamente inserito nella lista dei trattamenti alternativi anche i trattamenti “occidentali”, o meglio non ho fatto alcuna differenza tra le diverse alternative e questo semplicemente perché nella
stragrande maggioranza dei casi non è possibile definire quale sia il trattamento che porta più giovamento al paziente.
È possibile risolvere un singolo caso di cervicalgia muscolo-tensiva con l’uso dei FANS, dei massaggi, dell’agopuntura, della psicoterapia e degli psicofarmaci o con una loro combinazione, senza che sia tuttavia possibile valutare quale sia la terapia più
efficace.
È comprensibile ora capire che nessuno di questi trattamenti è veramente risolutivo del sintomo una volta che questo si è cronicizzato altrimenti non si spiegherebbe per quale motivo, con tutti i trattamenti disponibili, la cervicalgia è ubiquitaria.
PRIMUM NON NOCERE. Questa secondo me è la soluzione. Non educare fin dall’infanzia a dei comportamenti non naturali, in modo che il sintomo non si strutturi, non si cronicizzi, non si crei la corazza.
L’inquadramento diagnostico deve sempre essere portato a termine da un medico.