Il network di interesse specifico è istituito da AIFI
del Dott. Manuel Rocco, Referente NIS Fisioterapia in acqua
Il percorso riabilitativo, attraverso interventi terapeutici mirati, riveste un ruolo indispensabile nel processo attivo di miglioramento della funzione. Il trattamento fisioterapico possiede, poi, una notevole importanza nell’ambito della prevenzione perché, agendo globalmente sui principali fattori di rischio (primari e secondari), potrebbe ridurre l’incidenza di alcune disabilità e malattie, come pure migliorare la gestione delle malattie croniche, grande problema della società moderna. Esiste un’ampia base di ricerca a supporto della terapia acquatica, sia nella letteratura scientifica di base che nella letteratura clinica, anche se bisogna ancora fare molta strada per avere un miglior livello di evidenza.
Il potenziale terapeutico dell’ambiente acquatico
Negli ultimi decenni, l’utilizzo dell’ambiente acquatico a scopo terapeutico ha avuto una notevole diffusione a livello nazionale e internazionale. L’ambiente acquatico ha un ampio potenziale riabilitativo che spazia dal trattamento degli eventi acuti al mantenimento dello stato di salute. Tuttavia, rimane una modalità ancora poco sfruttata e con scarsa rappresentazione all’interno dei percorsi formativi universitari.
La fisioterapia acquatica (o idrokinesiterapia) è uno strumento molto utile nel bagaglio di competenze del fisioterapista e ha un ampio margine di sicurezza terapeutica e adattabilità clinica. L’immersione in acqua determina profondi effetti biologici, che si estendono essenzialmente a tutti i sistemi omeostatici e consentono di utilizzare questo strumento con efficacia terapeutica per una grande varietà di problematiche. Le terapie acquatiche sono quindi utili nella gestione di pazienti con problemi muscoloscheletrici e/o neurologici, patologie cardiopolmonari e altre condizioni.
La maggior parte degli effetti dell’idrokinesiterapia è legata ai principi fisici e chimici fondamentali dell’acqua:
- densità
- peso specifico
- viscosità
- temperatura
- pressione idrostatica
- resistenza idrodinamica
- spinta di galleggiamento.
La costituzione del NIS Fisioterapia in acqua di AIFI
Il 28 settembre 2022 AIFI, Associazione Italiana di Fisioterapia, ha approvato l’istituzione al suo interno del Network
di Interesse Specifico (NIS) Fisioterapia in Acqua. Questa iniziativa è nata dalla volontà di diciassette fisioterapisti
esperti in idrochinesi con l’obiettivo di iniziare un percorso di crescita e sviluppo professionale e scientifico in questo
settore. Gli ambiti che il NIS vuole sviluppare sono riconducibili a quattro macro aree:
- formazione continua: per promuovere incontri professionali e sinergie universitarie per l’aggiornamento
- ricerca scientifica: per promuovere studi e lavori nell’ambito della riabilitazione in acqua
- reti e sinergie: per creare su base nazionale e internazionale relazioni con altri enti, associazioni scientifiche e pazienti per lo sviluppo della fisioterapia in acqua
- informazione: per divulgare, attraverso i mezzi di informazione, la valenza riabilitativa della fisioterapia in acqua.
Il primo obiettivo raggiunto nei due mesi dalla nascita del NIS è stato l’affiliazione al sottogruppo della World Physiotherapy (IOAPT) e tanti altri sono i progetti discussi e intrapresi dal gruppo fondatore. Per gli interessati alla tematica suggeriamo di seguire gli sviluppi attraverso i mezzi di comunicazione di AIFI.