La Tecnica Ilizarov è una metodica chirurgica dai risultati sorprendenti per il trattamento delle deformità complesse degli arti e loro allungamenti: ce ne parla il Dottor Kirienko.
L’appuntamento del 27 febbraio 2023 con Eccellenze Italiane, l’approfondimento del Portale Medicina365, ha visto l’intervento del Dottor Alexander Kirienko, Top Specialist per la Diagnosi e Chirurgia per pseudoartrosi ed osteomieliti con Tecnica Ilizarov presso il Centro Medico di Eccellenza FIFA e FIMS c/o la Casa di Cura Villa Stuart, all’interno della quale vi è la sede di Top Physio Balduina. Il Dottor Kirienko, riferimento nazionale ed internazionale per l’esecuzione della Metodica Ilizarov – anche noto come “Il meccanico delle Ossa” – racconta in breve l’impiego di questa procedura chirurgica per modificare la forma e/o la lunghezza dei segmenti scheletrici. Vediamo i punti salienti del suo intervento.
La Tecnica Ilizarov per correggere le deformità complesse degli arti
Durante l’intervista appare evidente l’obiettivo dell’Ortopedico di fornire informazioni semplici, puntuali e aggiornate relativamente ai vari interrogativi circa il Metodo Ilizarov per la correzione delle deformità complesse degli arti (ma non solo). Il Top Specialist inizia con il descrivere la natura di queste alterazioni.
Cosa si intende per deformità complesse degli arti?
Le deformità complesse degli arti possono manifestarsi, precisa il Chirurgo, a seguito di un trauma (deformità post-traumatiche) o essere congenite (presenti alla nascita o clinicamente evidenti solo durante la fase di sviluppo) oppure, ancora, dipendere da un’alterazione del metabolismo osseo. Tra le più frequenti si ricordano quelle condizioni che si palesano come conseguenza di contratture:
- a livello dell’anca
- per contrattura che comporta una flessione dell’anca, che sposta il peso del corpo anteriormente alterando la biomeccanica del cammino, oppure,
- occasionalmente, per contrattura che mantiene l’anca in uno stato di adduzione costante, cui consegue una obliquità del piano pelvico. Questa asimmetria può a sua volta contribuire allo sviluppo della scoliosi;
- a livello del ginocchio, per contrattura che determina una flessione obbligata, a sua volta causa di un dolore severo in grado di ostacolare la normale funzionalità articolare.
Sono anche note deformità causate da situazioni che interessano il cingolo pelvico come l’agenesia sacrale.

Si aggiungono all’elenco le diverse alterazioni a carico della caviglia e degli arti superiori.
Il caso del ginocchio varo e valgo
In linea di massima, le deformità possono interessare i diversi piani dello spazio. Tra quelle maggiormente evidenti il Dottor Kirienko ricorda le deformità delle ossa degli arti inferiori che coinvolgono il femore (l’osso lungo della coscia) e l’articolazione del ginocchio. Le manifestazioni più tipiche di deformità congenita di questo tipo sono i casi di varismo o genu varum (dove uno o entrambe le ginocchia sono orientate verso l’esterno – gambe “a barca” o a “O”) e di valgismo o genu valgum (dove uno o entrambe le ginocchia sono orientate verso l’interno – gambe a “X”).
Quando compaiono le deformità complesse degli arti e come arrivare ad una diagnosi?
L’esordio delle deformità congenite complesse che interessa gli arti è tipicamente precoce ed avviene in età infantile. Per comprendere se si tratta di una deformità fisiologica che si riduce fino anche a scomparire con la crescita (per cui non è necessaria una correzione chirurgica) oppure se è il caso di un’alterazione che tende a non risolversi nel tempo, è necessario indagare approfonditamente il quadro clinico.
Le deformità complesse, infatti, devono essere diagnosticate dal Medico specialista, Fisiatra o Ortopedico. Dopo la valutazione clinica sarà necessario eseguire gli esami di imaging per confermare il sospetto diagnostico e per misurare in modo preciso la gravità della deformazione: infatti, un esame clinico è sì in grado di stabilire la presenza di varismo o valgismo degli arti inferiori e la valutazione delle deformità torsionale (interna o esterna), ma sarà comunque indispensabile eseguire una radiografia sotto carico in due proiezioni per avere maggior contezza della sua gravità.
Oltre all’RX sono anche molto usate tecniche di diagnostica per immagini che consentono di effettuare entrambe le proiezioni contemporaneamente, permettendo di misurare con precisione maggiore le deformità riscontrate.
In cosa consiste la Tecnica Ilizarov?
Già in un precedente articolo abbiamo riportato l’estesa spiegazione del Dottor Kirienko riguardo le caratteristiche della Tecnica Ilizarov. I passaggi fondamentali di questa metodica prevedono:
- l’applicazione di un fissatore esterno, che consentirà di riorientare le ossa nello spazio;
- l’esecuzione di un taglio chirurgico con strumenti di alta precisione (osteotomia mininvasiva) a livello del segmento in cui l’osso si mostra più responsivo al miglior risultato perseguibile;
- il riposizionamento dell’osso per rispondere alle esigenze funzionali ed estetiche.
Ad una deformità complessa è bene che siano riservate attenzioni particolari: l’intervento, affinché sia più preciso possibile, deve essere studiato nel più piccolo dettaglio, ricorrendo talvolta ad indagini di secondo livello, come la TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) con ricostruzione tridimensionale. Solo procedendo tramite tutti questi passaggi sarà possibile impiegare la Tecnica Ilizarov per correggere deformità degli arti!
Grazie al Metodo Ilizarov è possibile – prosegue il Dottor Kirienko – intervenire sia a carico di deformità complesse che per correggere quadri clinici più discreti, come abbiamo avuto modo di riportare da una precedente intervista. La procedura risulta inoltre ricercata da pazienti con un ipo-staturismo o una disproporzione dei vari segmenti scheletrici per ottenere un allungamento osseo.
Storia della Tecnica Iliazov
Gavril Abramovich Ilizarov, nato nel 1921 in Polonia come sesto figlio di una modesta famiglia di contadini ebrei, ha trascorso la sua infanzia e adolescenza in Azerbaigian. Nonostante le difficoltà economiche e il lavoro da pastore, riuscì, grazie alla facilità di apprendimento, a laurearsi in Medicina e Chirurgia. Da neolaureato, così come era d’abitudine nel mondo sovietico, fu deciso dallo Stato il suo posto di lavoro. Venne assegnato all’Ospedale rurale di Dolgovka, nell’Oblast di Kurgan in Siberia.
Qui, per curare i soldati feriti e mutilati ridotti dal fronte del conflitto mondiale, si interessò alle lesioni scheletriche. Grazie al suo intuito e alla pratica sul campo, Ilizarov sviluppò un dispositivo di fissazione esterna a forma circolare. Questo dispositivo, realizzato con fili metallici incrociati e materiali di fortuna, era ed è di immobilizzare efficacemente l’osso, rispettando la sua biologia. Questo approccio ha portato al consolidamento più rapido di artrodesi, fratture e pseudoartrosi, nonché alla correzione delle deformità ossee.
Il successo della tecnica Iliazov nei campioni sportivi
Nel 1952, Ilizarov ha descritto con successo l’allungamento di un arto di 12,3 cm utilizzando il suo apparato e ha depositato un brevetto per la sua invenzione nello stesso anno. Inizialmente, il suo metodo è stato oggetto di critiche e ostacoli da parte del mondo accademico sovietico, ma nel 1968, Ilizarov ha ottenuto un importante successo quando ha curato con successo l’osteomielite post-traumatica alla tibia del campione olimpico sovietico di salto in alto, Valerij Brumel. Quest’ultimo aveva subito ben 37 interventi senza ottenere una guarigione prima di incontrare Ilizarov.
Nel 1969, il ministro della Salute sovietico ha dichiarato Kurgan un centro di ricerca in ortopedia e traumatologia, riconoscendo finalmente l’importanza del lavoro di Ilizarov. Nel 1970, il suo metodo ha ricevuto l’approvazione ufficiale dalla comunità medica russa. Nel 1980, Ilizarov ha trattato con successo l’esploratore e scalatore italiano Carlo Mauri, che soffriva da anni di mancate consolidazioni tibiali infette. Questo trattamento ha attirato l’attenzione di un gruppo di ortopedici italiani di Lecco, che si sono recati a Kurgan per imparare il metodo Ilizarov.
Ilizarov ha contribuito in modo significativo all’ortopedia e alla traumatologia e il suo metodo ha rivoluzionato il trattamento di una serie di condizioni scheletriche complesse, aprendo nuove possibilità per migliaia di pazienti in tutto il mondo. La sua determinazione e il suo genio hanno reso possibile la creazione di un approccio medico innovativo che continua ad essere utilizzato e perfezionato fino ai giorni nostri.
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Per chi volesse avere maggiori informazioni sul metodo Ilizarov, invitiamo a consultare gli approfondimenti: