Sei infortunato? L'alimentazione è importante per un rapido recupero

Ultimo aggiornamento il 12 Ottobre 2023

Nel recupero da un infortunio un ruolo importante ma spesso sottovalutato è svolto dalla nostra alimentazione. Quello che mangiamo incide sul nostro fisico e sulla capacità di recupero.

Nel 1794 il chirurgo scozzese John Hunter scrisse che “L’infiammazione non dovrebbe essere considerata una malattia di per sé, ma un meccanismo sano che si attiva in seguito a una violenza o a qualche malattia.”

Gli acidi grassi polinsaturi omega-6 e omega-3 rappresentano delle molecole molto importanti perché contribuiscono all’avvio della risposta immunitaria dei globuli bianchi in seguito a qualsiasi danno o invasione microbica (l’infiammazione) e alla disattivazione di questa risposta una volta concluso il suo lavoro (la risoluzione).

 

 

 

 

 

Questi acidi grassi non possono essere fabbricati all’interno del corpo ma vanno assunti necessariamente con l’alimentazione, in proporzioni bilanciate. Purtroppo, l’attuale dieta occidentale tende a fornire troppi grassi del gruppo omega-6,  in particolare l’acido arachidonico, precursore delle molecole pro-infiammatorie presenti in molti degli oli vegetali usati nei cibi confezionati e nel cibo spazzatura dei fast-food; questo a discapito degli acidi grassi del gruppo omega-3, presenti nel pesce e molluschi (tuttavia spesso contaminati con i metalli pesanti quali il mercurio, il cadmio, il piombo ecc.), da cui derivano le resolvine, piccole molecole capaci di spegnere l’infiammazione e di favorire i processi di recupero e rinforzo del tessuto in questione (per esempio il muscolo dopo un allenamento intenso o un infortunio).

Trovare l’equilibrio giusto attraverso una corretta alimentazione abbinata, nei casi specifici, a un’integrazione mirata risulta essenziale per difendersi dagli infortuni e per un recupero esteso o parziale.  

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