Ricostruzione legamento: ritorno allo sport

Ultimo aggiornamento il 3 Novembre 2022
top physio ritorno allo sport

Quali criteri?

I criteri sulla base dei quali il medico decide se un atleta che è stato operato di ricostruzione chirurgica del legamento crociato anteriore (LCA) è pronto o meno per tornare alla sua attività sportiva sono ancora oggetto di dibattito.

Secondo una revisione recente dei numerosi studi presenti nella letteratura scientifica, il criterio più utilizzato è quello del tempo trascorso dall’intervento chirurgico. Secondo le linee guida tradizionali, l’atleta riprendeva a correre dopo 3 mesi, ad allenarsi dopo 5 mesi e a tornare all’attività agonistica senza restrizioni dopo 6 mesi. Tuttavia, gli studi più recenti suggeriscono di moderare l’intensità della riabilitazione e di non affrettare il rientro all’attività agonistica a causa dell’associazione elevata fra il tempo trascorso dall’intervento e il rischio di reinfortunio. È necessario rispettare i tempi per la guarigione del trapianto e, soprattutto, per il recupero pieno della funzione neuromuscolare.

Oltre a rispettare un tempo minimo di 9 mesi dall’intervento, è raccomandata l’esecuzione di una serie di misure eseguite nei laboratori di valutazione funzionale, fondate sull’utilizzo di specifichi macchinari, che hanno il vantaggio di fornire al clinico e al paziente delle misure oggettive, in modo simile ai risultati delle analisi del sangue.

Le più diffuse sono:

1. la misura della lassità articolare attraverso uno strumento detto artrometro (figura 1)

2. la misura della forza esercitata dal paziente durante alcuni movimenti specifici, quali l’estensione e la flessione del ginocchio, attraverso degli strumenti detti dinamometri (figura 2)

3. la misura della forza di reazione vincolare durante gesti funzionali quali l’alzata da una sedia o un salto verticale, attraverso degli strumenti denominati pedane dinamometriche (figure 3 e 4).

Misura della lassità articolare attraverso uno strumento detto artrometro (
Figura 1
Estensione e flessione del ginocchio
Figura 2
misura della forza di reazione vincolare durante gesti funzionali
Figura 3
misura della forza di reazione vincolare durante gesti funzionali
Figura 4

Con questi strumenti viene calcolato il cosiddetto indice di simmetria fra l’arto operato e l’arto sano, che al tempo di ritorno allo sport dovrebbe superare il 90%. In altre parole, l’arto operato dovrebbe aver recuperato la forza o l’abilità funzionale di almeno il 90% rispetto all’arto sano.

Poiché non sono molte le strutture cliniche dotate di questi macchinari, si utilizzano comunemente delle batterie di test indiretti, eseguiti sul campo, che non forniscono dei dati accurati come quelli di laboratorio, ma che rappresentano comunque degli strumenti utili per la valutazione del recupero: questi includono una serie di test di salto in avanti, denominati hop test (figura 5).

Le linee guida più recenti suggeriscono di includere anche una valutazione di fattori psicologici dell’atleta, effettuata tramite la somministrazione di appositi questionari, per valutare la paura di eseguire movimenti sport-specifici e l’ansia di non poter raggiungere i livelli di prestazione precedenti all’infortunio.

test di salto in avanti, denominati hop test
Figura 5

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