PROF.SSA EUGENIA AMABILE – RESPONSABILE U.O.C DI RIABILITAZIONE INI GROTTAFERRATA SPECIALISTA IN MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE – CONSULENTE TOP PHYSIO PER LA RIABILITAZIONE ONCOLOGICA
Definizioni e obiettivi
La riabilitazione oncologica consiste nella presa in carico multidisciplinare delle persone affette da tumore. La presa in carico riabilitativa ha come obiettivo il mantenimento di una adeguata QoL, ovvero Quality of Life. Il concetto di qualità di vita non si applica solo alla salute fisica (Health related quality of life) ma anche a quella mentale (No health without mental health) includendo fattori:
⁜ emozionali
⁜ relazionali
⁜ ambientali
⁜ spirituali.
L’epidemia da Sars-CoV-2 ha causato un rallentamento nell’attuazione dei programmi di screening1 per cui nei prossimi anni avremo un numero più elevato di persone con esperienza di malattia neoplastica e aumenterà la domanda di prestazioni a loro rivolte e la necessità di una presa in carico globale anche riabilitativa.
Un progetto multidisciplinare

La cultura riabilitativa riguardo ai pazienti con storia oncologica necessita tuttavia di essere diffusa ed implementata.
L’approccio integrato tra l’oncologo, il chirurgo ed il fisiatra, è centrale affinché si moduli caso per caso il progetto riabilitativo. L’équipe si completa con la figura dello psicologo e dello specialista in scienze della nutrizione e naturalmente del fisioterapista.
La riabilitazione incide positivamente anche sull’aspetto psicologico e cognitivo comportamentale del paziente.
Raggiungere grazie al proprio impegno un miglior trofismo muscolare, maggiore resistenza e riduzione del dolore, rende la persona più forte e partecipe al suo percorso di cura e aumenta la capacità di affrontare la malattia. La forza fisica migliora quella psicologica.
Il Ministero della Salute per gli anni 2010-2012 ha redatto il Documento tecnico per ridurre il carico di
malattia dal cancro e definisce che: “La riabilitazione per i malati di cancro, intesa come ripristino di
tutte le funzioni che il tumore e le terapie possono aver alterato non solo da un punto di vista fisico, ha
come obiettivo la QoL del malato guarito o non guarito di cancro, col fine di consentirgli di riprendere il
più possibile le condizioni di vita normali, limitando il deficit fisico, cognitivo e psicologico e potenziando
le capacità residue. La riabilitazione assume pertanto un’importante connotazione sociale, in considerazione del numero crescente di lungo sopravviventi e della cronicizzazione della malattia” e deve essere erogata dalla diagnosi a tutta la vita del paziente secondo il Modello Simoultaneus Care.
La riabilitazione oncologica nelle varie fasi della malattia
La riabilitazione oncologica diventa fondamentale in tante fasi della malattia.
Durante l’ospedalizzazione quando si manifesta il maggior grado di sofferenza e disabilità, si interviene con il recupero delle funzioni motorie. La riabilitazione si attiva nei postumi della chirurgia, durante la chemioterapia e la radioterapia per favorire anche l’accesso alle cure oncologiche che talvolta è ostacolato dall’incapacità di mantenere la posizione seduta e la statica eretta. Importante, inoltre, è ridurre la dipendenza del paziente dagli altri e tutelare la sua dignità.
Dopo la rimozione chirurgica della lesione tumorale e dei linfonodi interessati si interviene con una mobilizzazione precoce ritagliata sul danno d’organo. Come per esempio nei tumori mammari, in seguito al quale è necessario applicare un protocollo di mobilizzazione del braccio in prevenzione della rigidità della spalla e del linfedema.
Nella preparazione alla radioterapia, invece, il paziente va educato a non perdere mobilità articolare e tono muscolare e a gestire la stanchezza che molto spesso si presenta a fine trattamento.
Anche durante la chemioterapia si manifesta la Sindrome della Fatigue che impatta notevolmente sulle capacità residue del paziente. Pertanto un progetto riabilitativo di attività fisica adattata al paziente è di grande aiuto.
Gli effetti collaterali delle cure oncologiche (chemioterapia, ormonoterapia o immunoterapia) sono molteplici e necessitano
di trattamento riabilitativo mirato:
⁜ neuropatia periferiche
⁜ artropatie
⁜ osteoporosi
⁜ linfedema.
Possono certamente giovare dell’attività fisica guidata i disturbi metabolici come:
⁜ iperglicemia
⁜ ipertensione
⁜ cardiotossicità.
La riabilitazione oncologica è necessaria nelle patologie con impatto più devastante dove si ha bisogno di un trattamento intensivo e ben strutturato in un ambiente specialistico. Nei casi di cronicizzazione di malattie, invece, l’indirizzo di cura può non discostarsi di molto dall’approccio olistico preventivo di buona salute. In ogni caso è utile rivolgersi allo specialista in Fisiatria.