Pronto soccorso ed emergenza: la crisi europea nel mirino dell'EUSEM

Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2023
pronto soccorso emergenza

Secondo l’indagine Eusem, pubblicata sullo European Journal of Emergency Medicine, la società europea di medicina d’emergenza, i reparti di pronto soccorso sono in crisi in tutto il continente europeo.

Lo studio evidenzia le carenze e le difficoltà dei reparti d’urgenza e dei pronto soccorso analizzando le criticità e le risposte delle varie nazioni al problema.

Attraverso un sondaggio sottoposto al personale sanitario, è emerso che il 90% dei professionisti di questi reparti denuncia il sovraffollamento delle strutture. Un danno che provoca problemi non solo di risposta alle cure ma anche alla sicurezza delle stesse. Il sovraffollamento dei pronto soccorso, infatti, è una criticità sistematica che comporta un danno sostanziale agli assistiti e, di conseguenza, un aumento della mortalità.

Cosa dice il sondaggio proposto ai pazienti

L’analogo sondaggio, proposto tra i pazienti, ha evidenziato dati ancora più allarmanti. La percezione degli assistiti è che il personale sanitario in pronto soccorso è maldisposto, “scortese”, “arrabbiato”. Si tratta evidentemente di un effetto a cascata generato dal lavoro eseguito in condizioni di frustrazione o di estremo disagio, sia da un punto di vista logistico che umano.

L’impatto del Covid-19 sui giovani medici in pronto soccorso

Già un precedente studio, avviato dall’Eusem aveva evidenziato che, tra i professionisti sanitari, i più giovani e quindi con meno esperienza, avevano subito l’effetto Covid-19. L’impatto della pandemia sul lavoro si era presentato in maggior misura nei reparti d’emergenza. Da qui il rischio e, in taluni casi, la scelta, di rinunciare al posto di lavoro e la conseguente carenza di personale in corsia. La presenza costante di un flusso di pazienti e di richieste dai reparti d’emergenza ha evidenziato come il 54.2% dei professionisti sanitari è costantemente sotto pressione. Il supporto da parte delle strutture ospedaliere è, in ogni caso, percepito come inadeguato. Le lunghe attese dei pronto soccorso incrementano di gran lunga il rallentamento generale del sistema sanitario.

Per andare incontro alle esigenze degli interlocutori – medici, infermieri, personale sanitario – ma anche dei pazienti e ai loro bisogni di cura, le aziende ospedaliere dovrebbero proporre dei cambiamenti del finanziamento in una migliore pianificazione dei piani di assistenza regionali. Di pari passo, al lavoro dei medici di medicina generale dovrebbe essere integrato un piano di servizi di emergenza. La problematica si ripercuote sulle risorse economiche che, in Italia come in tanti altri paesi, prendono altre direzioni.

Per le urgenze e le emergenze, è stato attivato il servizio urgenze di Villa Stuart, sede di Top Physio Balduina.

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