L’aumento della presenza del genere femminile nei Corsi di Laurea tecnico-scientifici sta portando i suoi frutti: una nuova generazione di Professioniste si aggiunge ai veterani da sempre a fianco del paziente, contribuendo al rinnovo generazionale e alla parità di genere. Una buona notizia, quindi: la professione del Fisioterapista si tinge di rosa!
La FNOFI è già attiva!
La FNOFI (Federazione Nazionale degli Ordini dei Fisioterapisti) è già attiva: dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto n° 183 del 2022 firmato dal precedente Ministro della Salute Roberto Speranza, che l’8 settembre 2022 aveva annunciato l’istituzione della Federazione Nazionale degli Ordini della professione sanitaria di fisioterapista, una delle prime azioni del Dottor Piero Ferrante, Presidente federale, è stata comunicare la reale composizione della popolazione professionale.
Con i suoi 118 professionisti presenti sul territorio ogni 100.000 abitanti, la Federazione neoistituita si attesta al quarto posto rispetto alle sue omologhe del panorama sanitario, seguendo Infermieri, Medici Chirurgi, Odontoiatri e Farmacisti. L’analisi proposta dalla FNOFI deriva dalle rilevazioni complessive di giugno 2022 e si palesa con quasi 70.000 terapisti iscritti agli Ordini territoriali. Ed è proprio in questi che si sta verificando un cambio di passo a lungo atteso per l’auspicata parità di genere: se, infatti, i numerosi over 64 mostrano una nettissima prevalenza maschile (l’85,6%), i Fisioterapisti abilitati under 40 sono equamente divisi tra i due generi.
Parità di genere, ma non solo…
Con il 58,9% di professionisti che appartengono al genere femminile – rappresentando quindi la maggioranza degli iscritti FNOFI – si conferma il fenomeno comune ad altri ambiti della sanità della transizione in rosa. Questo avvicendamento rappresenta un’inclusione tanto attesa in grado di aiutare a dimensionare una professione dall’identità coesa.
«Queste cifre indicano sia la vastità della nostra popolazione professionale, che anche come all’interno della nostra professione sia in atto un normale avvicendamento generazionale, che da un lato rende robusta la classe dei “giovani fisioterapisti” e dall’altro lancia un piccolo segnale d’allarme per quanto riguarda i tanti colleghi che si avviano a concludere il loro percorso lavorativo. Sono dati che devono far riflettere l’intero sistema accademico affinché non si realizzi la sciagurata situazione di una “carenza di fisioterapisti” nel nostro Paese, come già accade per altre figure professionali della sanità», aggiunge il Dottor Ferrante nella dichiarazione riportata dall’ufficio stampa della Federazione il 12 gennaio 2023.