Intervento fisioterapico nell'osteoartrosi degli arti inferiori

Ultimo aggiornamento il 4 Settembre 2023
osteoartrosi arti inferiori

Autori: Dott.ssa Rossana Cuscito, Dott. Matteo Tamburlani, Stud. Francesca Santini

Con il termine artrosi si intende una artropatia cronica, a carattere evolutivo, consistente inizialmente in alterazioni regressive della cartilagine articolare e secondariamente in modificazioni delle altre strutture che compongono l’articolazione (tessuto osseo, sinovia, capsula). Dolore articolare e limitazione funzionale sono i sintomi principali, che andranno a provocare nei pazienti una marcata compromissione della mobilità e della qualità della vita. La sintomatologia si instaura in modo subdolo e tardivo rispetto all’inizio della malattia, la quale evolve in maniera cronica seppur con periodi di attenuazione o remissione. 

I fattori di rischio legati alla sua comparsa sono molteplici, tra cui sollecitazioni meccaniche (correlate ad un aumentato BMI), malformazioni, traumi, microtraumi, sesso o alterazioni sulla cartilagine, come infiammazione, predisposizione genetica, disordini metabolici e invecchiamento. Questa patologia è una delle principali cause di disabilità in tutto il mondo, in gran parte a causa del dolore, principale sintomo, che spinge le persone a cercare assistenza medica e contribuisce a limitazioni funzionali e ridotta qualità della vita.

L’obiettivo di questo studio è quello di confrontare l’efficacia delle varie terapie riabilitative proposte per questa patologia localizzata negli arti inferiori (AAII) ed evidenziare gli interventi di trattamento che apportano maggiori risultati al paziente. La ricerca della letteratura, condotta seguendo le linee guida internazionali PRISMA mediante la strategia PICO, è stata effettuata attraverso le banche dati Medline (via PubMed), Scopuse PEDro. La letteratura presente è stata vagliata mediante la formulazione di diverse stringhe di ricerca, sono stati inclusi 9 RCT in lingua inglese pubblicati negli ultimi 10 anni che trattassero questo aspetto.

Gli studi in merito

Ömer Gezginaslan in uno studio del 2018 evidenzia come i pazienti che effettuano rinforzo muscolare isocinetico seguiti da un Fisioterapista per un periodo di sei settimane manifestino un aumento del range di movimento (ROM), un aumento della distanza percorsa al 6MWT e una riduzione della sintomatologia dolorosa valutata con la scala VAS. Anche attraverso l’analisi dello studio di Esin Benli Küçük del 2017, si evidenzia un miglioramento del ROM nel gruppo di pazienti sottoposto ad esercizi isocinetici piuttosto che isometrici o aerobici.

Non si apprezzano, al contrario, differenze statisticamente rilevanti nel miglioramento dell’attività di vita quotidiana (AVQ) nei tre gruppi oggetti di studio. In merito ai trattamenti attraverso terapia fisica: uno studio analizza le differenze nelle misure di esito tra un gruppo di pazienti che effettua esercizi terapeutici ed un gruppo trattato con mezzi fisici (elettroterapia antalgica, laser, ultrasuoni). Nel primo gruppo si apprezza un netto miglioramento della distanza percorsa al 6MWT, ma non si osservano differenze clinicamente rilevanti nel sit to stand rispetto al gruppo controllo. Un ulteriore studio analizza le differenze in termini di misure di esito in pazienti sottoposti a un programma di trattamento di tre settimane di laserterpia confrontando tali miglioramenti con un gruppo placebo. I risultati del follow up a 3 e 6 mesi sono rimasti stabili e non ci sono state significative differenze tra i gruppi. Il lavoro del 2019 di Faezeh Hakimi, invece, non riporta differenze rilevanti tra i pazienti sottoposti ad esercizio isometrico, agopuntura o magnetoterapia. 

Conclusioni

Questa revisione ribadisce come sia fondamentale la presa in carico dei pazienti da personale fisioterapico altamente specializzato e formato e come la prevenzione svolga un ruolo importante in questa patologia nel ritardare l’insorgenza dei sintomi e/o migliorare la prognosi del paziente stesso.
Attraverso l’analisi dei risultati, benché le misure di esito siano non omogenee in tutti gli studi, si evince come il rinforzo muscolare isocinetico possa offrire risultati incoraggianti nel breve e medio periodo post-operatorio. Al contempo sembrerebbe che l’utilizzo esclusivo di terapie fisiche, senza un trattamento individuale con un approccio più manuale, possa non offrire un quadro totalmente soddisfacente. I due approcci, seppur totalmente diversi, andrebbero presi in considerazione in maniera coordinata per una presa in carico a 360 gradi del paziente. Questo aspetto non è da sottovalutare dal momento che la decisione clinica deve tener conto della “medicina basata sull’evidenza” che ci impone di agire secondo le migliori prove scientifiche presenti nella letteratura dedicata. È allo stesso modo fondamentale aumentare il livello qualitativo dei trattamenti fisioterapici a parità di risorse impiegate anche in un’ottica di spesa pubblica per il Sistema Sanitario Nazionale.

Bibliografia

1.           Gezginaslan, Ömer, et al. “Effetti del rafforzamento del muscolo isocinetico sull’equilibrio, la propriocezione e la funzione fisica nei pazienti con osteoartrite bilaterale del ginocchio con moderato rischio di caduta”. Giornale turco di medicina fisica e riabilitazione 64.4 (2018): 353.

2.           Küçük, Esin Benli, et al. “Effects of isokinetic, isometric, and aerobic exercises on clinical variables and knee cartilage volume using magnetic resonance imaging in patients with osteoarthritis.” Turkish journal of physical medicine and rehabilitation 64.1 (2018): 8.

3.           Kholvadia, Aayesha, Demitri Constantinou e PJ-L. Gradidge. “Esplorare l’efficacia della terapia laser di basso livello e dell’esercizio fisico per l’artrosi del ginocchio.” Giornale sudafricano di medicina dello sport 31.1 (2019).

4.           Ilinca, Ilona, et al. “Exercise Therapy Program in Rehabilitation of Patients with Primary Hip Osteoarthritis.” Journal of Physical Education and Sport 13.1 (2013): 82.

5.           Alfredo, Patrícia Pereira, et al. “Long-term results of a randomized, controlled, double-blind study of low-level laser therapy before exercises in knee osteoarthritis: laser and exercises in knee osteoarthritis.” Clinical rehabilitation 32.2 (2018): 173-178.

6.           Hakimi, Faezeh, Mahsa Asheghan, and Seyed Ebrahim Hashemi. “Isometric exercise, acupuncture, and magnet therapy for knee osteoarthritis: randomized clinical trial.” Medical Rehabilitation 23 (2019): 12-20.

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