Nervo cutaneo laterale della coscia e meralgia

Ultimo aggiornamento il 30 Gennaio 2023
Nervo cutaneo laterale della coscia e meralgia parestetica

Il Dottor Bruno mette in luce gli aspetti medico-legali di una complicanza iatrogena

Bruciori e formicolii sono le sensazioni che colpiscono chi soffre di meralgia parestetica, una neuropatia (patologia che coinvolge i nervi) del nervo cutaneo laterale che raccoglie la sensibilità proveniente dalla parte superiore ed esterna della coscia. Sebbene si tratti di una patologia non estremamente diffusa, tale disturbo – oltre ad essere notevolmente fastidioso – è comunque abbastanza invalidante da necessitare il parere di un esperto.

Il Dottor Maurilio Bruno, Top Specialist per la Microchirurgia Ricostruttiva e Neuropatologia di interesse ortopedico presso il Centro Medico di Eccellenza FIFA e FIMS c/o la Casa di Cura Villa Stuart di Roma – Top Physio Balduina, sottolinea nella nuova pubblicazione sul tema di cui è Autore come si tratti di una delle complicanze operatorie con cui il Chirurgo addominale e l’Ortopedico specializzato in protesi d’anca devono fare i conti.

Meralgia: una patologia del nervo cutaneo laterale della coscia

La parola “meralgia” deriva dal greco meros (coscia) e algos (dolore) e sottolinea l’intorpidimento ed il fastidio che in alcuni casi si evolve in dolore bruciante tipici di questa neuropatia. La buona notizia è che tali sintomi non impediscono i movimenti di chi ne è affetto ma, considerata la complicata anatomia della regione, possono necessitare di una correzione chirurgica laddove il trattamento conservativo fallisse nella loro gestione.

La pubblicazione del Dottor Bruno ricorda che tale neuropatia rappresentava una tipica complicazione da compressione: cinture di vecchia generazione impiegate per il contenimento delle ernie inguinali, oggi per lo più in disuso, erano uno dei motori dell’elevata casistica dei tempi passati. Oggi, invece, a seguito dell’evoluzione degli ausili a disposizione del paziente, tale disturbo colpisce prevalentemente la popolazione adulta compresa tra i 30 e 40 anni (4,3 casi ogni 10.000 pazienti), prediligendo il genere maschile. Riconosciuti fattori di rischio sono una pratica sportiva caratterizzata da esercizio fisico intenso e ripetuto (ginnasti, giocatori di baseball e calcio, body-builder e ciclisti sono tra gli atleti maggiormente colpiti) e, più in generale, cause idiopatico-compressive e iatrogene.

Le cause della meralgia parestetica

La neuropatia del nervo cutaneo laterale della coscia è classifica in:

  • Idiopatico (cioè primitiva e non secondaria ad altre patologie) – compressiva da azione meccanica e/o metabolica. Le cause meccaniche si manifestano in tutte quelle situazioni in cui sono generate forze eccessive che agiscono sul nervo cutaneo laterale (per esempio per quadri di obesità da eccesso di adipe o per gravidanza, in particolare se gemellare o caratterizzata da eccessivo aumento di peso, ma anche per uso reiterato di zaini pesanti o per alterazioni anatomiche che coinvolgono la meccanica spino-pelvica, come la scoliosi). Le cause metaboliche più comuni, invece, sono il diabete non compensato, l’abuso di alcool e l’avvelenamento da piombo con associato danno d’organo;
  • Iatrogena (dovuta a danno diretto o indiretto da intervento terapeutico, preventivo o diagnostico).

Tra le cause iatrogene su cui si concentra l’attenzione della pubblicazione fruibile su Minerva Orthopedics, si riconosce la Chirurgia addominale maggiore eseguita con tecnica open (ernioplastica e laparotomia) e la Chirurgia ortopedica, come in caso di sostituzione dell’anca, artroplastica e chirurgia spinale o durante prelievo osseo (bone harvesting) della cresta iliaca.

Quando la lesione del nervo cutaneo laterale della coscia rappresenta una questione medico-legale

Il Dottor Bruno non è nuovo a considerazioni medico-legali circa la buona pratica chirurgica: in questo approfondimento abbiamo riportato alcune riflessioni dell’Autore per evitare la malpractice operatoria. Al di là delle differenze di carattere specialistico, nella pubblicazione incentrata sulla meralgia è essenziale differenziare i casi in cui la lesione rappresenta una prevedibile – anche se non propriamente prevenibile – complicanza chirurgica. La chirurgia della parete addominale e la protesi d’anca eseguita con approccio anteriore sono infatti procedure ampiamente diffuse per i loro evidenti benefici a medio-lungo termine, ma sono gravate da un’elevata incidenza di lesioni del nervo cutaneo laterale della coscia che non dipendono da negligenza medica.

Per evitare contenziosi, è essenziale procedere all’accurata compilazione della cartella clinica e del registro operatorio: queste attenzioni dimostreranno il pieno rispetto delle precauzioni codificate dalla disciplina chirurgica. Se si segue la prassi e la giurisdizione, infatti, sarà chiaro che la meralgia iatrogena fa parte di una reale casistica delle complicazioni operatorie che si manifestano a dispetto di una corretta esecuzione clinica.

Per chi volesse approfondire, lasciamo il riferimento bibliografico: Bruno M, Bruno JM, Amadei F, Passeri A, Giorgetti A, Basile G. Lateral cutaneous nerve of the thigh lesions of iatrogenic nature: from the anatomical insidiousness to the evaluation of the medical responsibility. Minerva Orthop 2023;74:000-000. DOI: 10.23736/S2784-8469.23.04248-7.

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