Il laser a diodi trova ampia applicazione in fisioterapia per il trattamento di disturbi muscoloscheletrici in quanto influenza la funzione delle cellule del tessuto connettivo (fibroblasti), accelera la riparazione dei tessuti e agisce come agente antinfiammatorio e antidolorifico.
La laserterapia con il laser a diodi è una terapia efficace utilizzata in vari contesti medici, non solo ortopedia, ma anche odontoiatria, dermatologia e medicina veterinaria. Tratta molteplici condizioni, come dolori articolari, artrite, sindrome del tunnel carpale, fibromialgia, mal di schiena, neuropatia, ferite, ustioni, cicatrici e molto altro. Il trattamento è sicuro, efficace e indolore, con pochi effetti collaterali.
In ambito fisioterapico viene spesso utilizzato insieme ad altri trattamenti come l’esercizio fisico e la terapia manuale per ottenere risultati migliori.
Cos’è un Laser a Diodi?
La laserterapia con laser a diodi utilizza un fascio di luce di una specifica lunghezza d’onda per stimolare la guarigione dei tessuti e trattare il dolore e l’infiammazione in modo non invasivo. Il raggio laser viene focalizzato sulla zona interessata, l’energia luminosa penetra nella pelle e viene assorbita dai tessuti, innescando risposte biologiche che favoriscono la guarigione.
Un laser a diodi è un tipo di laser che utilizza semiconduttori come mezzo attivo per generare luce coerente. Ma come viene generata la luce laser?

Il laser a diodi funziona attraverso un processo che coinvolge l’iniezione di corrente elettrica in un semiconduttore. Il semiconduttore è costituito da due materiali: uno di tipo n, ricco di elettroni, e uno di tipo p, ricco di lacune. Quando una corrente elettrica attraversa il diodo, gli elettroni e le lacune si combinano nella giunzione p-n, rilasciando energia sotto forma di fotoni. Questi fotoni stimolano altri elettroni a emettere fotoni dello stesso colore e fase, generando così un fascio di luce coerente.
La luce emessa da un laser a diodi è caratterizzata da:
- Monocromaticità: La luce ha una lunghezza d’onda specifica.
- Coerenza: I fotoni sono in fase tra loro.
- Direzionalità: La luce è altamente collimata, ovvero si diffonde molto poco.
Le caratteristiche tecniche che definiscono il funzionamento di un laser a diodi sono fondamentali per comprenderne l’efficacia: una potenza di picco maggiore fornisce una densità di energia più velocemente e più in profondità. Ma vediamole nel dettaglio:
- Potenza di picco: Rappresenta la potenza massima istantanea che il laser può emettere, misurata in watt (W).
- Durata dell’impulso: Misurata in nanosecondi (ns), indica il tempo di emissione di ogni impulso: impulsi più lunghi rilasciano più energia, ma aumentano anche la temperatura del tessuto.
- Potenza media: La quantità di potenza erogata in un secondo. Una potenza media ottimale consente di raggiungere rapidamente la dose terapeutica efficace senza provocare danni termici.
- Frequenza: Misurata in kilohertz (kHz), indica il numero di impulsi al secondo. La frequenza può essere modulata per variare la quantità di energia erogata e, quindi, l’effetto biologico: basse frequenze di impulso hanno effetti antalgici, frequenze molto alte innescano una stimolazione metabolica.
- Modulazione: permette di impostare delle pause tra gli impulsi permettendo il raffreddamento del tessuto e minimizzando quindi gli effetti termici collaterali.
Il fisioterapista che conosce come impostare il dosaggio terapeutico ottimale di un laser a diodi in base al tipo e all’entità degli effetti terapeutici che vuole ottenere, offre la garanzia di un trattamento efficace e sicuro.
Applicazioni e benefici del Laser a Diodi in Fisioterapia
Il laser a diodi è ampiamento utilizzato in fisioterapia per le sue proprietà terapeutiche. Ecco alcune delle principali applicazioni.
- Artrosi
- Artrite reumatoide
- Sindromi da conflitto della spalla
- Borsite dell’anca o della spalla
- Degenerazione del disco lombare
- Ernia del disco
- Sciatica
- Dolore neuropatico
- Tendinite
- Gomito del tennista
- Fascite plantare
- Linfedema

Gli effetti del laser a diodo che sono significativi per la fisioterapia, e rendono questo strumento utile per potenziare altri trattamenti come l’esercizio terapeutico, sono:
- Riduzione dell’infiammazione – Il laser a diodi riduce l’infiammazione inibendo la liberazione di prostaglandina E2, una molecola chiave dell’infiammazione. Ad esempio, è particolarmente efficace nel trattamento di condizioni infiammatorie croniche come la borsite e la fascite plantare.
- Rigenerazione dei tessuti – Il laser a diodi stimola la proliferazione cellulare di fibroblasti e la produzione di ATP (adenosina trifosfato), che è essenziale per il metabolismo cellulare. In questo modo accelera la guarigione di ferite, lesioni muscolari e tessuti danneggiati.
- Riduzione del dolore – Una delle applicazioni più comuni del laser a diodi in fisioterapia è la riduzione del dolore. Il laser a diodi può penetrare nei tessuti e interagire con le cellule, stimolando il rilascio di endorfine e migliorando la circolazione sanguigna locale. Questo porta a una riduzione dell’infiammazione e del dolore. È particolarmente efficace nel trattamento di condizioni come l’artrite, le tendiniti e le lombalgie.
- Miglioramento del flusso sanguigno – Il laser a diodi genera una vasodilatazione dei capillari che provoca un aumento di calore locale migliorando la microcircolazione.
Integrando la terapia con laser a diodi in un piano di trattamento fisioterapico completo, potrai sperimentare tempi di recupero più rapidi e miglioramenti significativi.
Non sei sicuro dei benefici della laserterapia?
Quali sono i potenziali effetti collaterali della laserterapia con laser a diodi
La laserterapia con laser a diodo è considerata sicura se somministrata da professionisti qualificati. Tuttavia, possono verificarsi alcuni effetti collaterali lievi e temporanei, tra cui:
1. Rossore: l’area trattata potrebbe apparire leggermente rossa, simile a una lieve scottatura solare, ma di solito si risolve in poche ore.
2. Formicolio o calore: alcuni pazienti possono avvertire una sensazione di formicolio o di calore durante o dopo il trattamento, che generalmente è lieve e temporanea.
3. Irritazione della pelle: in rari casi, potrebbe verificarsi una leggera irritazione o eruzione cutanea nel sito di trattamento, ma questo è raro e in genere si risolve da solo.
È importante notare che gli effetti collaterali gravi sono rari, ma le persone con determinate condizioni o farmaci potrebbero dover consultare il proprio medico prima di sottoporsi alla terapia laser.
Quante sedute con laser a diodi sono necessarie?
Il numero di sessioni di terapia con laser a diodi necessarie, varia a seconda della condizione da trattare, della sua gravità e della risposta individuale alla terapia. Le condizioni acute possono mostrare un miglioramento già dopo poche sedute, mentre le condizioni croniche possono richiedere piani di trattamento più estesi.
In genere, un ciclo di terapia laser potrebbe comportare più sessioni programmate nell’arco di diverse settimane. I fisioterapisti valuteranno i progressi e adegueranno di conseguenza il piano di trattamento. La frequenza delle sessioni può diminuire man mano che il paziente sperimenta un miglioramento. È essenziale seguire le raccomandazioni del terapeuta per ottenere risultati più efficaci.
Il laser a diodi rappresenta un’importante innovazione nel campo della fisioterapia, offrendo una gamma di benefici terapeutici che spaziano dalla riduzione del dolore e dell’infiammazione all’accelerazione della guarigione dei tessuti. La sua versatilità e efficacia lo rendono uno strumento prezioso per i fisioterapisti che desiderano migliorare i risultati clinici dei loro pazienti. Tuttavia, è fondamentale affidarsi solo a professionisti della fisioterapia perché gli unici adeguatamente formati: la conoscenza approfondita del funzionamento del laser e delle sue applicazioni è essenziale per massimizzare i benefici terapeutici e migliorare i risultati per i pazienti.