Da due anni a questa parte la pandemia di SARS-CoV-2 ha imperversato intaccando gli equilibri della vita privata e della collettività. In particolare, la diffusione del virus ha avuto gravi ripercussioni sul Sistema Sanitario Nazionale, colto alla sprovvista davanti a un nemico sconosciuto e già in affanno in tempi pre-pandemici. Chi in tempi di pandemia non ha potuto accedere a visite, interventi e cure nel pubblico si è rivolto alla sanità integrativa che ha visto aumentare esponenzialmente le richieste di prestazioni. Metasalute, il più grande Fondo sanitario integrativo nazionale riservato ai metalmeccanici, ha risposto a questo incremento delle richieste introducendo delle modifiche nelle polizze contrattuali e delle limitazioni per gli iscritti.
Le rimodulazioni di Metasalute
Come hanno messo in evidenza il presidente e il vicepresidente di Metasalute, Silvano Bettini e Michele Spera, nel 2021 sono state erogate 1,5 milioni di prestazioni in più dal fondo rispetto al 2020. Passare da 2,5 milioni di prestazioni a 4 milioni ha evidentemente prodotto una pressione ingente sul Fondo che ha così adeguato le polizze assicurative in modo da garantire la copertura di tutti i lavoratori metalmeccanici e dei familiari a carico. Per farlo sono stati innanzitutto introdotti tetti di spesa, franchigie e quote a carico dei lavoratori che hanno scatenato le proteste di una parte dei consumatori, come abbiamo approfondito in Nuove condizioni di polizza assicurativa per il Fondo Metasalute. Il Presidente Bettini però specifica che gli adeguamenti si sono resi necessari per evitare di dare avvio a una nuova gara per trovare un gestore che sicuramente avrebbe preteso di più; inoltre, sottolinea che, nonostante i cambiamenti avvenuti, il Fondo rimane comunque quello più vantaggioso a parità di contribuzione (156 euro l’anno a carico dell’azienda per ciascun lavoratore).
Il Fondo Metasalute prevede infatti polizze a costi molto bassi, difficili da sostenere senza introdurre limiti di spesa soprattutto in tempi di pandemia, durante i quali un aumento delle richieste di prestazioni è fisiologico.
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