F.A.Q. Ortopedia del gomito

Ultimo aggiornamento il 15 Agosto 2022
Ortopedia dedicata alla risoluzione delle patologie del gomito

Hai bisogno di un consiglio nella scelta del super specialista o del centro più idoneo per affrontare il tuo particolare caso? Segnalaci la problematica inoltrandoci via mail gli ultimi referti medici o diagnostici effettuati. Sarà nostra premura suggerirti il professionista più indicato da interpellare per conoscere quale sia il miglior percorso di cura personalizzato da intraprendere nel tuo caso.

Chi ha visitato questo sito ci ha spesso chiesto:

Chi è specializzato nell’operazione del gomito?

Il Chirurgo ortopedico super specialista nella diagnosi e nel trattamento delle patologie dell’arto superiore, in particolare del gomito, è il professionista più adatto ad operare questo particolare distretto anatomico.

Come trovo un esperto in chirurgia del gomito?

Trovare un esperto in chirurgia del gomito può rivelarsi impresa non facile. In Italia, infatti, sono presenti diversi Ortopedici d’eccellenza i quali si dedicano però a specifici rami della medicina e a particolari distretti corporei. È quindi opportuno rivolgersi a un professionista di lunga esperienza che si sia formato e abbia maturato elevate competenze proprio nella diagnosi e nel trattamento delle patologie, delle lesioni e dei traumi del gomito. Noi di Top Physio abbiamo raccolto alcune informazioni riguardo agli aspetti da considerare nella scelta di un Ortopedico d’eccellenza all’interno di questa pagina. Potrebbe però risultare ancora troppo complesso districarsi autonomamente tra gli ortopedici esperti in chirurgia del gomito. Per questo, in tanti si affidano a noi per sfruttare le nostre conoscenze, data la selezione accurata operata nella scelta dei nostri Top Specialist e dei Centri di fisioterapia d’eccellenza affiliati al circuito Top Physio Quality Network. Per contattarci clicca su uno dei pulsanti arancioni all’inizio o alla fine della lista delle domande.

Esiste un ortopedico specialista nel gomito?

Sì, l’Ortopedico specialista nel gomito è il professionista che ha dedicato una buona parte della sua formazione nello studio delle patologie, delle lesioni e dei traumi dell’arto superiore, in particolare del gomito. Si tratta di un esperto che, avendo maturato elevata esperienza nella diagnosi e nel trattamento di questo particolare distretto, si dedica anche al perfezionamento e all’aggiornamento costante in materia. Un buon Ortopedico specialista è riconoscibile, inoltre, dall’elevata casistica nella risoluzione di problematiche relative all’articolazione del gomito, con un’ampia percentuale di casi risolti con successo.

La frattura del gomito va operata?

Non sempre la frattura del gomito necessita di essere trattata chirurgicamente. Infatti, soprattutto in caso di fratture composte o fratture scomposte del gomito non particolarmente complesse si tende ad optare per un trattamento di tipo conservativo (approccio non chirurgico e poco invasivo). Solitamente il trattamento conservativo prevede l’adozione di un apparecchio gessato, di una fasciatura rigida, di un tutore o di una stecca. È comunque opportuno
chiedere consiglio ad un medico esperto che possa valutare anche una serie di importanti fattori quali:

-Trauma subìto
-Tipologia di frattura
-Età del paziente
-Condizioni di salute

Se desideri supporto per capire chi interpellare affinché possa indirizzarti sul migliore percorso di cura per te, contattaci cliccando su uno dei pulsanti arancioni all’inizio o alla fine della lista delle domande.

Quali sono, per una frattura del gomito, i sintomi?

I sintomi principali che il paziente può riconoscere in caso di frattura del gomito sono:

-Dolore intenso
-Gonfiore
-Stravaso ematico
-Possibile formicolio che dall’avambraccio si irradia fino alle dita
-Problemi nella mobilità
-Impotenza funzionale
-Possibile deformità del braccio

Nel caso si presentassero uno o più di questi sintomi, il suggerimento è quello di recarsi al Pronto Soccorso o rivolgersi a un bravo Ortopedico che, sulla base di una visita accurata e degli esami di accertamento effettuati, possa confermare o meno la presenza di una frattura del gomito.

Dopo una frattura scomposta di gomito è richiesto l’intervento chirurgico?

La frattura scomposta è quel tipo di frattura per cui le parti dell’osso generatesi a seguito del trauma non sono più allineate e quindi hanno perso la loro naturale collocazione anatomica. La frattura composta invece è quel tipo di frattura per cui le parti dell’osso generatesi a seguito della frattura risultano ancora allineate e sono rimaste nella loro naturale collocazione anatomica. Date queste premesse, si può desumere che la frattura scomposta del gomito sia una lesione più complessa su cui intervenire rispetto alla frattura composta del gomito, la quale viene solitamente trattata in modo conservativo (approccio non chirurgico e poco invasivo). Infatti, talvolta, è possibile che la frattura scomposta del gomito debba essere trattata chirurgicamente, soprattutto nei casi in cui la lesione sia particolarmente grave e i trattamenti conservativi abbiano scarse o nulle probabilità di successo. Molti comunque sono i fattori che l’Ortopedico deve prendere in considerazione in questa scelta, tra i quali:

-Trauma subìto
-Tipologia di frattura
-Età del paziente
-Condizioni di salute

È essenziale sottolineare che soltanto un bravo medico può consigliare al paziente la soluzione migliore per intervenire sulla frattura del gomito, basandosi su una visita accurata e sui necessari esami di accertamento che dovrà effettuare il paziente.

Chi è specializzato nella frattura del capitello radiale?

Il capitello radiale è l’apice prossimale del radio che, trovandosi in comunicazione con l’omero, contribuisce a formare l’articolazione del gomito. Inoltre, interagendo con l’estremità prossimale dell’ulna, il capitello radiale concorre anche a formare l’articolazione radio-ulnare prossimale. Trattandosi quindi di una zona anatomica deputata alla corretta articolazione del gomito, il professionista specializzato nella frattura del capitello radiale è il Chirurgo ortopedico super specialista nelle patologie, nelle lesioni e nei traumi dell’arto superiore e soprattutto del gomito. Se desideri avere un consulto con un professionista che possa consigliarti e indirizzarti sulla strada più giusta per intervenire sulla frattura del capitello radiale, contattaci cliccando su uno dei pulsanti arancioni all’inizio o alla fine della lista delle domande.

Quali sono gli esercizi da fare dopo la frattura del capitello radiale?

La riabilitazione cui sottoporsi dopo la frattura del capitello radiale è molto importante per evitare problemi di rigidità o debolezza futura dell’articolazione. La mobilizzazione precoce in questo senso è essenziale e deve attuarsi grazie a un percorso di esercizi che, sotto la guida del Fisioterapista, venga svolto con gradualità. Infatti, iniziando da movimenti passivi, si passerà poi a movimenti attivi e a esercizi di tipo terapeutico che consentano il ripristino progressivo delle funzionalità per concludere con esercizi di rinforzo e coordinazione.
Sicuramente le tipologie di esercizi da eseguire nell’arco del percorso riabilitativo varieranno in base a una serie di importanti fattori da tenere in considerazione, quali:

-Trauma subìto
-Gravità della frattura (composta o scomposta)
-Età del paziente
-Condizioni di salute
-Stile di vita precedente al trauma
-Tipologia di intervento/trattamento

Se desideri conoscere quali siano gli esercizi più indicati nel tuo specifico caso, possiamo aiutarti noi: clicca su uno dei pulsanti arancioni all’inizio o alla fine della lista delle domande.

Avendo una frattura del capitello radiale, quando è opportuno operare?

L’intervento per frattura del capitello radiale viene preso in considerazione qualora le altre strade, non chirurgiche, abbiano scarse o nulle probabilità di riportare l’articolazione del gomito alle funzionalità precedenti il trauma. Di solito si prevede l’operazione quando la frattura del capitello radiale è scomposta, particolarmente complessa, pluriframmentaria o instabile. Comunque, solo un Ortopedico, dopo aver effettuato una visita e aver esaminato i risultati degli esami di accertamento, può chiarire se sia necessario o meno procedere con un intervento o se possano bastare i trattamenti di tipo conservativo.

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