del Dott. Alexander Kirienko, Ortopedico Metodo Ilizarov presso Casa di Cura Villa Stuart, Centro Medico di Eccellenza FIFA & FIMS
L’utilizzo del fissatore esterno ha molteplici applicazioni in ortopedia. La principale resta quella di ottenere, attraverso gesti chirurgici mini-invasivi, il riallineamento di deformità anche molto complesse. Dopo traumi gravi, l’osso tibiale o il perone possono consolidarsi con delle viziose angolazioni che, nel tempo, provocano uno squilibrio degli assi di carico nella caviglia. Questo può facilmente indurre a una successiva degenerazione artrosica. Il vantaggio della fissazione esterna rispetto alla
chirurgia tradizionale è che permette una correzione progressiva nel tempo, in parte anche gestita a casa dal paziente stesso. La progressività del trattamento è ciò che consente a questa tecnica di poter trovare applicazione in qualsiasi deformità, anche nei casi più estremi e complessi.
Rimane il trattamento di scelta anche nei casi traumatici con esposizione ossea o compromissione dei tessuti molli, fenomeno piuttosto frequente nella caviglia. In questi casi, la chirurgia tradizionale, che necessariamente implica un danno alla pelle, comporterebbe un rischio non accettabile di problemi di ferita e sovrainfezioni del sito chirurgico. Oltre al trauma, la fissazione esterna nella caviglia può essere utile in quei pazienti che, sebbene di giovane età, sono affetti da artrosi di caviglia.
Esiste infatti una tecnica chiamata “artrodiatasi” in cui il fissatore esterno viene utilizzato per mantenere l’articolazione in distrazione (in tiro) per alcuni giorni, in maniera tale da scaricare le superfici articolari infiammate e doloranti e ottenere uno stimolo biologico positivo. Questo migliora di molto il dolore dei pazienti anche per periodi di alcuni mesi dopo la procedura e fa guadagnare del tempo prima di ricorrere a interventi chirurgici più impegnativi. Oltre alle deformità post traumatiche, possono essere
curate:
- epifisiolisi malconsolidate;
- epifisiodesi parziali con crescita asimmetrica dell’epifisi;
- postumi di artrite settica;
- pseudoartrosi serrate e angolate, malformazioni congenite.
Il fissatore di tipo Ilizarov
Per la correzione delle deformità si usa il fissatore circolare di tipo Ilizarov che permette la correzione precisa progressiva con un intervento mini-invasivo su osso tramite “corticotomia”. Il riallineamento dell’asse della caviglia è essenziale per ripristinare la corretta distribuzione del carico nell’asse biomeccanico della caviglia, garantire un carico equilibrato su tutta la superfice della cartilagine di caviglia e migliorare la vascolarizzazione dei capi ossei in vicinanza dell’articolazione, stimolare la rigenerazione di tutti i tessuti circostanti, mettere in tensione adeguata i legamenti stabilizzatori e la muscolatura che comanda il movimento di caviglia. La correzione dell’asse di caviglia è fondamentale per:
- ripristinare il carico corretto dell’asse biomeccanico della stessa;
- garantire un carico equilibrato su tutta la superficie della cartilagine;
- migliorare la vascolarizzazione dei capi ossei in vicinanza dell’articolazione;
- stimolare la rigenerazione di tutti i tessuti circostanti;
- mettere in tensione adeguata i legamenti stabilizzatori e la muscolatura che comanda il movimento di caviglia.