Anatomia osteoarticolare della spalla

Ultimo aggiornamento il 20 Febbraio 2023
Anatomia osteoarticolare di spalla

L’anatomia osteoarticolare della spalla è caratterizzata da una particolarità rispetto a quella delle altre articolazioni dello scheletro umano: se di solito i capi articolari e le cartilagini che li completano possiedono forme e dimensioni in grado di ottimizzare il contatto tra le ossa coinvolte, l’articolazione della spalla mette in relazione una superficie piana e solo approssimativamente concava grande come il profilo di una noce (la glenoide della scapola) con la testa dell’omero, semisferica. Sarà il complesso di strutture molli (capsula articolare e borse sierose sinoviali, labbro glenoideo, legamenti, muscoli e tendini) a mantenere in sede i capi ossei coinvolti nell’articolarità.

Il Complesso articolare della spalla è formato da quattro articolazioni:

  • l’articolazione scapolo-omerale (o gleno-omerale), che presenta minime limitazioni al movimento ed è la principale responsabile delle ampissime escursioni del braccio nei tre piani dello spazio. Relaziona la testa dell’omero con la glenoide della scapola;
  • l’articolazione scapolo-toracica, che si instaura tra la faccia costale della scapola e le costole toraciche;
  • l’articolazione acromio-clavicolare, che si forma tra l’acromion della scapola e l’estremità acromiale della clavicola;
  • l’articolazione sterno-costo-clavicolare (o sterno-clavicolare), che relaziona l’estremità sternale della clavicola con il manubrio dello sterno.

Il complesso anatomico di scapola, omero e clavicola e delle strutture cartilaginee articolari privilegia la motilità dell’arto superiore nei tre piani dello spazio a discapito di una maggiore stabilità. Per questa sua caratteristica questo distretto anatomico è incline ad eventi lussativi per i quali è opportuno valutare, soprattutto in caso di recidive frequenti, una correzione chirurgica.

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